Secondo il Buddhismo, le nostre idee di Dio e di Anima sono false e
vuote. Anche se sono state sviluppate profondamente come teorie, non
sono che delle proiezioni mentali estremamente sottili, rivestite di una
complicata fraseologia filosofica e metafisica. Queste idee, sono assai
profondamente radicate nell’uomo, tanto vicine e care, che egli non
desidera sentire né vuole comprendere un qualche insegnamento contrario.
Generalmente le nostre parole Anima, Sé, Io o la parola sanscrita Atman suggeriscono l’idea che esiste nell’uomo un’entità permanente, eterna e assoluta, una entità immutabile dietro il mondo fenomenico in perpetuo cambiamento.
Secondo la maggior parte delle religioni, ogni individuo ha un’anima separata di questo tipo, creata da Dio, e che, alla fine, dopo la morte, vive eternamente, all’inferno o in paradiso, dipendendo per il suo destino eterno dal giudizio del suo creatore. Oppure secondo altre, quest’anima passa di vita in vita, finché non è completamente purificata e alla fine si unisce a Dio o a Brahman, all’Anima Universale o Atman, da cui in origine era stata emanata.