mercoledì 15 maggio 2013

Gli Ostacoli alle meditazione. Dubbio scettico(vicikicchā).

Fonti: varie ed eventuali con prevalenza di www.dhammadana.org, poi ci ho lavorato su io.


Il dubbio. Come riconoscerlo?

Durante la pratica meditativa i momenti confusi sono all'ordine del giorno. Quando le esperienze che si susseguono  sembrano divenire complicate e la nostra percezione delle cose perde la sua chiarezza, si installa in noi la confusione e non riusciamo più ad avanzare o peggio, non vogliamo più proseguire. 

Con la mente in disordine possiamo cominciare a dubitare, non solo delle nostre capacità, ma anche della nostra guida, del metodo insegnato, della meditazione in generale, del Buddha, del Dhamma o della meditazione stessa e della sua utilità.
I dubbi e gli scetticismi sono trappole, a volte molto sottili, con cui è disseminato il percorso meditativo. I nostri stessi pensieri, le sottili avversioni, le percezioni errate, i richiami e le lusinghe del mondo possono far sorgere le domande che molto spesso sorgono nella mente dello yogi: "che ci faccio qui? che senso ha tutto questo? le istruzioni che ho ricevuto sono quelle giuste?".
Questi dubbi sono gli stessi che accompagnano le nostre vite, tutti i giorni sorgono dubbi su ciò che facciamo e come, ma durante la pratica meditativa risultano ingigantiti dalla osservazione continua e dalla concentrazione. Ogni più piccolo dubbio contribuisce a indebolire la nostra determinazione, per questo è molto importante coglierli al loro primo sorgere e lasciare che svaniscano alla luce della presenza mentale

Il suo contrario; quando il dubbio è del tutto assente appare vitakka (l'applicazione sostenuta, la presa ferma sull’oggetto), la mente si impadronisce del suo oggetto. Il dubbio ha come suo polo contrario la fiducia, ma quando quest'ultima si è fermamente stabilita essa corrisponde in modo inevitabile ad una ferma presa dell'oggetto.

Le cause; i principali fattori del dubbio sono lo scoraggiamento: "Non ce la faccio più. Non so da quale lato prendermi..." e lo scetticismo."E' impossibile, questo non mi era mai capitato..." Naturalmente possono contribuire a questi stati delle informazioni errate, contraddittorie o male interpretate. Il dubbio è un senso di blocco che paralizza ogni desiderio di sforzo nella pratica. La nostra naturale tendenza è di adoperare la riflessione per rimediarvi, ma quest'ultima non potrà fare altro che mascherare temporaneamente il dubbio, poichè si basa su dei pensieri, dunque, dei concetti.

L'antidoto; praticare i precetti, la concentarzione e l'attenzione. Solo l'esercizio della virtù, della concentrazione e dell'attenzione sono in grado di annientare poco a poco, il dubbio. Fare tutto ciò che è necessario per comprendere quanto stiamo mettendo in pratica, studiando e informandoci in maniera corretta presso persone, e insegnanti competenti e che ispirino fiducia.
Sviluppare buddhānussati (considerazione e contemplazione delle qualità del Buddha)

Equilibrare le “5 Facoltà di controllo”

La metafora che viene data  per descrivere gli effetti del dubbio: “non si può guardare attraverso un'acqua torbida”.

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