lunedì 25 luglio 2016

Ritrovare la parte migliore

La meditazione di “Metta” o di “Gentilezza amorevole” è una delle pratiche legate al Buddhismo di tradizione Theravada che consente, attraverso l’attività concentrata della mente, di far sorgere uno stato della coscienza puro, altruistico e colmo di affetto per sé e per il prossimo.
Si tratta di uno dei numerosi tipi di meditazione, insegnati direttamente dal Buddha ai suoi discepoli, che viene classificato tra le pratiche di  “Samatha” o di concentrazione, ed è una delle quattro dimore divine, ovvero uno dei quattro stati sublimi verso cui la coscienza può essere, dopo un poco di addestramento, indirizzata e plasmata. Può cambiare radicalmente le nostre vite perchè è in grado di farci scoprire che il calore di uno stato mentale colmo di tenerezza e affetto può sorgere da dentro senza alcun bisogno di gratificazioni esterne.

La mente, secondo la psicologia buddhista, è un complesso di forze volte a conoscere la realtà circostante e, nel caso di una mente saggia, ad accettarla senza lasciare che

lunedì 11 luglio 2016

Mae Chee Kaew e l'Essenza

Mae Chee Kaew è vissuta in Thailandia dal 1901 al 1991 ed è stata riconosciuta dal Sangha come pienamenta realizzata, come una di quelle persone che hanno completato e realizzato il Sentiero, una Arahant o Arahatta.

Il modo in cui descrive la fine della sofferenza, così semplice e profondo, ci indica anche la direzione verso cui lasciar fluire la nostra pratica, almeno a me è successo così... questa frase mi ha emozionato, mi ha scosso in un momento in cui giravo sempre intorno alle stesse esperienze..... magari capita anche a voi...

Ecco le sue parole, le ho liberamente tradotte dopo averle scovate in una sua biografia scritta da Bhikkhu Dick Sīlaratano. Anche il suo volto, la sua espressione in questa foto, mi emozionano, non so perchè, non so spiegarlo.
Buona lettura! Buona contemplazione!

"Corpo, mente e l'Essenza sono tutte realtà distinte e separate.

Assolutamente tutto; la terra, l'acqua, il fuoco, il vento, il corpo, i sentimenti, la memoria, il pensiero e la coscienza, i suoni, i luoghi, gli odori, i sapori, i tocchi e le emozioni come la rabbia, l'avidità e l'illusione, questi li possiamo conoscere tutti, ci sono ben noti.

Li conosco tutti come esistono nel propri stati naturali. Ma per quanto venga esposta a loro, non sono in grado di rilevare anche un solo istante in cui essi hanno alcun potere sul mio cuore. Essi sorgono e cessano secondo la loro natura, sono sempre in perpetuo cambiamento.

Ma la presenza, l'Essenza che li conosce non cambia mai nemmeno per un istante. Essa è da sempre eterna, non nata e immortale. Questa è la fine di ogni sofferenza ".