domenica 21 marzo 2021

Lo stato naturale della pratica

Lo scopo principale della meditazione viene in qualche caso frainteso e mi preme sottolinearlo qui. Intendo riferirmi al fatto che si è portati a pensare che l’attività meditativa sia volta a migliorare la qualità della vita o a risolvere i nostri problemi umani. Questo però non è esattamente il punto di vista buddhista. Il ruolo della meditazione e della meditazione vipassana in particolare, si rivolge al riconoscimento della vitalità e delle modalità con cui i processi fisici e mentali si manifestano nel rapporto umano con la natura. 

Siamo inseparabilmente parte della natura. La presenza mentale sviluppata grazie alla pratica meditativa ha lo scopo di rendere questa realtà esplicita e concreta. La meditazione è l'assorbimento e il rilassamento della forza cognitiva e creativa della mente nella totalità dell’esperienza del momento, accettando il nostro posto nello stato naturale delle cose, così come sono.

Nella pratica meditativa è però utile avere una disciplina, una chiara e consapevole aspirazione. Se coltiviamo una chiara intenzione e una genuina aspirazione, allora la nostra vita spirituale e personale trova equilibrio nei suoi progressi proprio nel naturale terreno della nostra semplice esperienza nel dispiegarsi degli eventi.

Abbiamo solo bisogno di esserci.