domenica 28 febbraio 2016

Quella sottile imperfezione che tutto pervade

Nella nostra vita ordinaria quando la presenza mentale e l’attenzione dirette vengono verso un qualsiasi oggetto, di solito non vengono mantenute abbastanza a lungo da soddisfare il proposito di una attenta e fattuale osservazione.

Generalmente, nella modalità ordinaria del nostro flusso di coscienza, ciò che immediatamente segue i primi momenti di cognizione sono sensazioni primitive, reazioni emozionali, pensieri discriminanti, riflessioni o propositi di azioni.
Se qualcuno, la cui mente non sia armonizzata e controllata grazie all’addestramento meditativo, si occupasse di dare uno sguardo un poco più curioso, investigativo e ravvicinato del solito ai propri pensieri ed attività di ogni giorno si troverebbe ad osservare uno spettacolo piuttosto sconcertante. Fuori da quei pochi canali principali di pensieri e attività intenzionali incontrerebbe una massa intrecciata di percezioni, pensieri, sensazioni, emozioni e casuali movimenti del corpo che mostrano una situazione di disordine e casualità che certamente nessuno gradirebbe avere nel suo salotto.

domenica 14 febbraio 2016

Seguendo l'antico richiamo

..corse nei campi e riuscì a scorgerle in lontananza,
le oche selvatiche spiccavano il volo.
Avrebbe voluto essere lassù,
nell'immenso spazio, sulle ali del vento,
seguendo l'antico richiamo...
andiam, andiamo è l'ora!

..poi una folata di vento gli sferzò il viso e chiuse gli occhi.
Sentì i suoi piedi pesanti piantati nel campo,
sentì dentro di sé l'immenso spazio e quel battito d'ali era lì,
nell'eterno movimento tra andare e ritornare era lì,
e spiccò il volo, seguendo l'antico richiamo...
andiam, andiamo è l'ora!

mercoledì 3 febbraio 2016

Tanto che fretta c'è?

Spesso le cose non sono chiare,
le idee non sono chiare,
gli eventi con cui ci confrontiamo sono confusi

Quando questo accade la mente si agita
alla ricerca di chiarezza
alla ricerca di soluzioni

Questo movimento verso qualcosa altro,
crea tensioni nella mente che sovente aggiungono solo altra confusione

Possiamo accettare di restare in pace nella confusione?
Possiamo accettare di fare la conoscenza della confusione?
La confusione non è essa stessa transitoria?
La confusione stessa non è forse uno dei modi in cui l'illusione
si veste per presentarsi meno nuda?

Perchè non restare in pace allora, vigili, pronti, stabili,
per cogliere l'ineffabile istante in cui la confusione svanisce
e qualcos'altro si presenta..

In fondo non vi è nulla da temere nella confusione,
molto da temere invece vi è nelle azioni generate dalla mente confusa

Quale potere riconosceremo in quel restare in pace? 
quale forza sentiremo sorgere nella coscienza?
tanto, che fretta c'è?