domenica 21 dicembre 2014

Addome, respiro, corpo? Mahasi oppure Ba Khin?

La scelta tra i differenti oggetti dell'attenzione in meditazione vipassana, quelli che generalmente vengono definiti come ‘oggetti primari’ e che vengono assegnati ai meditanti quando compiono i loro primi passi sul sentiero, ha una sua rilevanza durante i ritiri intensivi. Una buona gestione degli oggetti può fare la differenza nei progressi che lo yogi può compiere nello sviluppo di presenza mentale e concentrazione, due stati mentali, due facoltà, di cruciale importanza in meditazione vipassana.  
Spesso i praticanti si sentono confusi al riguardo; passano da un oggetto all’altro senza riuscire ad approfondire le esperienze su nessuno di essi. 
Oppure si fissano su un oggetto senza una strategia particolare, mentre ogni oggetto ha sue caratteristiche ed utilità. 

Possiamo scegliere di seguire il respiro alla base del naso quando riteniamo sia più opportuno orientare la pratica verso lo sviluppo della concentrazione, oppure possiamo dirigere l’attenzione verso le sensazioni nel corpo, in particolar modo alla sua base, se desideriamo costruire un buon radicamento nella consapevolezza delle sensazioni. Se decidiamo di stare sul salire e scendere dell’addome avremo una situazione di sviluppo equilibrato tra consapevolezza e concentrazione. In tutti i casi saranno sempre i processi corpo/mente ad essere il campo dell’esperienza nel focus della nostra attenzione; ‘rupa/la materialità’ con l’incessante mutare delle configurazioni dei 4 elementi e ‘citta/il conoscere’.

venerdì 12 dicembre 2014

La panchina dei diecimila pensieri - Chair of a ten thousand thoughts

..è stata scritta da Bhante Sujiva in Tasmania nel 1998 , 'la panchina dei diecimila pensieri' è una delle mie preferite.
Ne ho fatto anche una personale traduzione in italiano che potete trovare in coda

'On a sloping lawn, underneath tall trees
Sat a chair with ten thousand thoughts
Thoughts left by many who sat on it.
Thoughts speaking to themselves,
Thoughts speaking to others,
Thoughts speaking to a dumb sky that gives no answers,
Late one evening in the cold biting air,
I saw someone sat on it.

martedì 2 dicembre 2014

Satipatthana vipassana e neuroni specchio, interessanti analogie.





Nel satipatthana sutta le istruzioni del 'refrain', dove sono elencate le istruzioni che lo yogi deve applicare nello svolgimento della pratica verso ognuno dei 4 fondamenti di sati(consapevolezza), la prima di queste istruzioni è quella della contemplazione internamente e esternamente...

…”Così egli si dedica alla contemplazione del corpo nel corpo internamente, alla contemplazione del corpo nel corpo esternamente, o contemplando il corpo nel corpo internamente ed esternamente. Egli contempla il sorgere dei fenomeni nel corpo, oppure contemplando il dissolversi dei fenomeni nel corpo, oppure contemplando il sorgere ed il dissolversi dei fenomeni nel corpo. La sua presenza mentale è stabilizzata nel conoscere: "esiste un corpo", nella misura necessaria per la consapevolezza e la conoscenza, e vive distaccato, senza aggrapparsi a nulla in questo mondo. Così pure, o monaci, un monaco vive nella contemplazione del corpo nel corpo….”