mercoledì 28 febbraio 2018

è il primo passo ...



C'è la realtà e c'è quello noi pensiamo sia la realtà, quello che pensiamo del mondo. Prima o poi scopriamo che non sono la stessa cosa. Quando le nostre convinzioni incontrano la realtà, la realtà vince ogni volta. Meglio accorgersene..

Se non possiamo o non riusciamo a farlo farlo non andremo da nessuna parte. È un poco come quei vecchi problemi che odiavi a scuola dove hai sbagliato il primo passo e gli altri quindici passi sono sbagliati automaticamente. Non puoi partire dalla premessa sbagliata e sperare di arrivare alla giusta conclusione.

lunedì 19 febbraio 2018

Oggetti di meditazione in vipassana

Una delle cose più importanti in meditazione vipassana è l'oggetto di meditazione. Per 'oggetto di meditazione' si intende quell'aspetto dell'esperienza, nell'ambito dei fenomeni fisici e mentali, verso cui dirigiamo il focus della nostra attenzione con l'intenzione di sviluppare una consapevolezza continua e concentrata. Inizialmente può trattarsi di un generale 'body scan o viaggio nel corpo' che ci consente di entrare in contatto con tutte le parti e con le sensazioni generali che ne risultano in relazione alla postura scelta, alle condizioni relative all'ambiente che ci circonda. In seguito può essere più efficace ed opportuno restringere sempre di più il campo dell'esperienza, e quindi di scegliere un nostro oggetto di meditazione. Restringere il fuoco della nostra osservazione favorisce lo sviluppo della calma concentrata e ci consente al contempo di spostare più in profondità il potenziale dell'esperienza amplificando le caratteristiche e le qualità dei fenomeni osservati, siano essi fisici che mentali.
 
Una buona suggestione ci viene fornita dal modo in cui esso viene chiamato in lingua Pali, cioè 'kammatthana', che letteralmente significa “luogo di lavoro/attività”, esso è il “terreno o campo di esperienza” per la coltivazione degli stati mentali della concentrazione e della visione profonda.