martedì 26 maggio 2015

Aganna sutta 1. La conoscenza delle origini... 'i Brahmini..'

Quella che segue è una libera traduzione, molto personale, di un sutta poco conosciuto e che amo molto, forse perchè un poco diverso dagli altri. Lo trovo particolare perchè è uno dei pochi, forse l'unico, in cui il Buddha parla delle origini del mondo, della razza umana e molte altre cose interessanti, in alcuni passi anche divertenti.
Il linguaggio che ho utilizzato per questa traduzione è assolutamente libero, moderno e contemporaneo. Quindi non prendetela per una traduzione a cui fare riferimento.

Questo è quello ho sentito mentre il Buddha risiedeva a Savatthi, nella proprietà della madre di Migara, nella zona est del parco.
In quel periodo Vasettha e Bharadvaja vivevano assieme ai monaci sperando di entrare anch'essi nell'ordine.
Una sera Gotama si alzò dalla sua meditazione solitaria e uscì dal palazzo iniziando la sua meditazione camminata all'ombra della casa.
Vasettha si accorse che il Buddha era uscito e disse a Bharadvaja: 'vieni qui amico guarda, il Buddha è uscito e sta camminando avanti e indietro, avviciniamoci, potremmo avere la fortuna di ascoltare un discorso direttamente da lui.
Bharadvaja replicò: 'buona idea, si certo', cosi si avvicinarono al Buddha e iniziarono a fare meditazione camminata insieme a lui.
A un certo punto il Buddha si rivolse a Vasettha: 'voi due siete nati e cresciuti come dei Brahmini e avete lasciato le vostre case per scegliere la vita ascetica abbandonando le vostre famiglie, come vi trattano ora i Brahmini? vi insultano? vi trattano male?
- 'è vero Signore ci insultano e ci trattano male, non si trattengono certo dall'insultarci'
- 'cosa vi dicono, quali sono le accuse che vi rivolgono e le cose che vi dicono?'
- 'questo ci dicono o Signore: la casta dei Brahmini è la più elevata, tutte le altre sono inferiori, è giusta, leale e onesta, superiore, le altre caste volgari, i Brahmini sono puri, gli altri impuri, sono i figli prediletti di Brahma, nati dalla sua bocca, creati dal lui, suoi discendenti. E voi, voi sciocchi, avete abbandonato la casta più alta per seguire questi asceti rasati, servili, inferiori, nati dai piedi di Brahma. Non è appropriato che voi vi mischiate con quelle persone. Questo è il modo in cui abusano di noi e ci insultano Signore.'

'Questo significa Vasettha, che i Brahmini hanno dimenticato le loro antiche origini e tradizioni quando parlano in questo modo. Perchè dico questo Vasettha? Ebbene, noi possiamo vedere le donne, le mogli dei Brahmini che mestruano e restano in cinta, hanno bambini e li allattano. Nonostante ciò queste persone nate dai grembi delle loro madri dicono di essere figli di Brahma, nati dalla sua bocca...questi Brahmini non lo rappresentano, mentono e accumulano demeriti......segue

Fonte: The long Discourses of the Buddha - Digha Nikaya. Traduzione dal Pali di  Maurice Walshe - Wisdom Publication, discorso n.27
Per la traduzione in italiano ho utilizzato come traccia generale la traduzione presente in canonepali.net, a cui ho apportato delle modifiche. 

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