meditazione vipassana: Quante beate sensazioni

domenica 1 maggio 2016

Quante beate sensazioni

2 commenti:

Kira Shanti10 maggio 2016 alle ore 18:59
Maya....illusione costante....piacevole e sofferente.....duale e non impermanente...
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giancarlo.sona11 maggio 2016 alle ore 13:06
ciao Kira, illusione costante nel velo di Maya è vero, eppure quante illusioni sorgono e passano, quante ci trascinano con sè per poi svanire nel nulla elasciare posto ad altre chimere, duali si, ma anche molto impermanenti
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...Quei momenti senza pensiero in cui l'appoggiarsi leggero conduce all'orizzonte degli eventi, puntiforme portale in uno spazio sconfinato senza tempo, senza nome. Dove le direzioni dell'esperienza hanno una valenza chiara, cristallina, e quale dono sarebbe precipitare in pace nell'abisso senza fine.
Quei momenti in cui ritorna l'aggrapparsi, lo stridente riapparire, graffio di dolore lontano, bruciante segno, ferita.
Eccola di nuovo!
Ancora il divenire implacabile
Mai stanca
Da un tempo senza inizio
Sorge ancora la coscienza.

Meditazione vipassana

La meditazione Vipassana prevede lo sviluppo e la coltivazione di una intensa ed ininterrotta presenza mentale su ogni processo fisico e mentale nel momento in cui esso avviene. Questa attenzione focalizzata e concentrata, quando è potente e direzionata correttamente, è in grado di penetrare il velo di illusione sulla vera natura della realtà e di favorire lo sviluppo della visione profonda e della saggezza. Lo sviluppo della saggezza, o insight genera le condizioni propizie per liberazione dai difetti mentali e da quella sofferenza che si genera in noi in mancanza di una armoniosa integrazione con la natura dei fenomeni fisici e mentali interni ed esterni.