continua dal post precedente Aganna sutta 3
..e poi, quando la terra colma di sapori scomparve, spuntò un fungo, proprio un normale fungo, ed era commestibile e di buon colore, odore e sapore. Aveva il colore del miglior ghee o del burro ed era molto dolce come il miele più genuino. E quegli esseri iniziarono a mangiare il fungo. E questo continuò per un lungo lasso di tempo. Mangiando sempre quel fungo, i loro corpi divennero ancora più grossolani e la differenza di aspetto fra di loro aumentò maggiormente. E quelli di bell’aspetto disprezzavano gli altri, divennero ancor più arroganti e vanitosi, tanto che anche il fungo svanì.
Allora, dopo che il fungo scomparve, apparvero piante rampicanti, spuntavano ovunque ed erano molto
dolci, come il miele più genuino.
Cosi quegli esseri iniziarono a cibarsi delle pianti
rampicanti e i loro corpi divennero ancor più grossolani, la
differenza fra di loro aumentò di conseguenza … Così divennero ancora più
arroganti e vanitosi, tanto che anche le pianti rampicanti svanirono. E ancora
iniziarono a lamentarsi, piangendo: “ Ahimè, le piante sono sparite! Cosa
abbiamo perso!”.
Ancora oggi, quando ci viene a mancare qualcosa e si dice: “ Cosa abbiamo perso!”, si ripete una primordiale frase senza capirne il senso.
Ancora oggi, quando ci viene a mancare qualcosa e si dice: “ Cosa abbiamo perso!”, si ripete una primordiale frase senza capirne il senso.
Poi, dopo che le piante rampicanti furono scomparse,
spontaneamente germogliò il riso in campi aperti, libero da polvere e da pula, fragrante ed in
grani. E questi esseri iniziarono a cibarsi di quel
riso e il riso che mangiavano di sera per cena germogliava di nuovo il
mattino dopo, ciò che mangiavano la mattina per colazione germogliava di
nuovo la sera, senza mietitura e ciò avvenne per un lungo lasso di tempo.
Così facendo i loro corpi
divennero ancora più grossolani e la differenza di aspetto fra di loro divenne
ancora più evidente. Le femmine svilupparono gli organi sessuali femminili ed i
maschi quelli maschili. Le donne iniziarono a considerare gli uomini, e gli uomini
le donne. Posseduti da questa eccessiva considerazione sorse in loro la
passione, e i loro corpi bruciarono di sensualità. Dopo un pò di tempo, a
causa del fuoco delle passioni, indulsero nell’attività sessuale. Ma coloro che li
videro indulgere in quelle attività, coperti di polvere, di cenere e di sterco di vacca, così
inveirono: “Non sei degno di vivere, sporco animale! Come può un essere fare tali cose ad un
altro essere!” Proprio come ai nostri giorni, in alcune province, quando viene
accompagnata una sposa, alcune persone la cospargono di polvere, altre di
cenere ed altre di sterco di vacca, si ripete una primordiale usanza senza
conoscerne il significato. Ciò che in quel tempo era ritenuto immorale è ora
considerato morale.
Fonte: The long Discourses of the Buddha - Digha Nikaya. Traduzione dal Pali di Maurice Walshe - Wisdom Publication, discorso n.27
Per la traduzione in italiano ho utilizzato come traccia generale la traduzione presente in canonepali.net, a cui ho apportato delle modifiche.
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