Essere in
pace, o sentirsi sicuri, non significa necessariamente disporre di agiatezza,
benessere, stima o potere, talento.
Coloro che possiedono queste qualità o condizioni spesso non sono così sicuri e
in pace come ci si aspetterebbe. Anzi, spesso sono in continua lotta e
preoccupazione per mantenere la loro condizione, o per accrescerla.
Forse essere
in pace, o sentirsi sicuri, potrebbe avere a che fare con l’essere presenti e
consapevoli ed in contatto con ciò che avviene in noi, intorno a noi e in grado
di integrare armoniosamente le nostre risposte in accordo con ciò che si
presenta.
Tutte le cose
che avvengono in noi e quelle nel mondo che ci circonda seguono propri cicli e dinamiche,
senza posa, senza fermarsi mai. Apparendo, mutando e sparendo nelle nostre vite
in base alle condizioni di quel momento, oppure in conseguenza di comportamenti
precedenti che portano i loro frutti. Spesso tiriamo in ballo il destino o leggi
per lo più insondabili che ci sforziamo di definire e comprendere, di
controllare, di influenzare. A volte funziona, a volte le cose vanno a modo
loro. Questo ci sorprende, ogni tanto ci lascia attoniti e sgomenti, spesso in
preda a sentimenti di inquietudine e insoddisfazione.
Eppure
proprio questi stati di sottile instabilità, se integrati e accettati, contengono
latenti potenzialità che possono fornire energie e stimoli creativi, spesso inattesi.
Possono metterci in grado di evolvere e utilizzare le nostre risorse più
profonde e potenti.