sabato 20 maggio 2017

Le Formazioni, illusioni e costruzioni


Sankhārā anattā.
Sankhārā ca hidam bhikkhave attā abhavissamsu,
Nayidam sankhārā ābādhāya samvatteyyum,
Labbhetha ca sankhāresu,
Evam me sankhārā hontu evam me sankhārā mā ahesunti.

Le formazioni (o processi mentali/pensieri/idee) non sono il sé. Se i processi mentali fossero il sé, o monaci, questi  processi mentali non si presterebbero e non causerebbero insoddisfazione e disagio. Sarebbe possibile (per esempio) dire, per quanto riguarda i processi mentali: 'possano questi processi mentali/pensieri/idee, essere così o possano i questi processi mentali non essere così'. 

Yasmā ca kho bhikkhave saṅkhārā anattā,
Tasmā saṅkhārā ābādhāya saṃvattanti,
Na ca labbhati saṅkhāresu,
Evaṃ me saṅkhārā hontu evaṃ me saṅkhārā mā ahesunti.

Ma, o monaci, poichè le formazioni non sono il sé, i processi mentali/pensieri/idee, si prestano e sono causa di insoddisfazione e disagio. Non è possibile dire rispetto ai processi mentali/pensieri/idee: 'possano questi miei processi mentali/pensieri/idee, essere così o possano i miei processi mentali non essere cosi'.

Breve estratto con traduzione dall'Anatta-lakkhana Sutta - Il Discorso sulla caratteristica del non-sè.

Breve sintesi personale. Meglio non identificarsi troppo con quello che passa per la testa. Non funziona un granchè!

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