Durante gli incontri o i ritiri, capita di cercare le parole giuste per comunicare l'esperienza dell'anicca che in italiano traduciamo con il termine impermanenza. Non che sia una cosa facile comunicare o indicare una esperienza precisa e particolare che si verifica a un certo momento del progresso dell'insight e grazie alla qual sperimentiamo
Anicca,
l’impermanenza in relazione ai nostri processi corpo/mente.
Qualche tempo fa ero al mare su una bella terrazza inondata dalla luce del mattino, il sole non era ancora alto nel cielo e i suoi riflessi sulla superficie del mare colpivano i miei occhi con innumerevoli lampi di luce che svanivano nell'istante stesso in cui colpivano la retina. Ho girato questo breve video, non è un granchè lo so, ma racconta qualcosa di quell'esperienza lì.
Questa specifica esperienza è detta Conoscenza dell’insorgenza e della dissoluzione (Udayabbaya ñana). Con la maturazione della percezione dell’impermanenza, si
sperimenta la rapidità del processo. Tutti i fenomeni vengono visti sorgere e
svanire, e scorrono sempre più veloci con l’approfondirsi della presenza
mentale e della concentrazione. Alla fine, tutto scompare nel momento stesso
del suo sorgere. Questo flusso acquista velocità trasformandosi da un lento
fiume in torrenti impetuosi, in cascate e infine in nuvole di goccioline che
esplodono come fuochi d’artificio. Questa conoscenza è considerata una pietra
miliare nella pratica, in quanto la sua maturazione annulla tutti i concetti.
Si comprende che tutto è formato di queste momentanee particelle. È una
comprensione accompagnata dalla gioia, e con la maturazione di questa
conoscenza lasciamo andare sempre più elementi di questo Fiume della Vita.
Molto evocativo, grazie!
RispondiEliminaCiao Rob,
RispondiEliminami fa piacere, significa che hai provato quella roba lì...e questo è bene