Gli strati più profondi del
flusso della coscienza sono un territorio poco riconosciuto, ma sempre vivo e
presente e parte della nostra vita, anche quella di tutti i giorni. L’esperienza
della “pace mentale” è uno di questi; può presentarsi, in alcuni casi, in modo
del tutto improvviso e non solamente come frutto di una esperienza meditativa
profonda.
Può giungere quando
riusciamo a completare un compito molto difficile, mentre sperimentiamo un
totale senso di fiducia, appagamento e confidenza in noi stessi; quando
riusciamo a lasciar andare tutto restando semplicemente nel senso di
soddisfazione e libertà di essere esattamente dove e come siamo.
Questo perfetto stato di
rilassamento senza sforzo può essere sperimentato nella vita di tutti i giorni,
anche se
spesso non viene riconosciuto perché è uno stato della coscienza molto sottile e noi, nel quotidiano, difficilmente riusciamo a cogliere e a riconoscere questi livelli del flusso mentale.
spesso non viene riconosciuto perché è uno stato della coscienza molto sottile e noi, nel quotidiano, difficilmente riusciamo a cogliere e a riconoscere questi livelli del flusso mentale.
Siamo così occupati a gestire
gli aspetti grossolani e coinvolgenti del nostro vissuto che restiamo costantemente
intrappolati in pensieri, emozioni e stati mentali e queste esperienze
rarefatte non vengono colte o, peggio ancora, restano sconosciute perché mai
sperimentate.
Così come altri aspetti
sottili della mente l’esperienza della ‘pace mentale’ è del tutto diversa da
quello che nella nostra vita ordinaria consideriamo rilassamento o tranquillità e per sua stessa natura sfugge ad ogni
descrizione. Quell’esperienza è senza
alcun dubbio reale, ma al di là della nostra capacità di esprimerla o
descriverla con le parole.
sempre grazie.
RispondiEliminali leggo tutti con interesse.
A domenica.