mercoledì 31 dicembre 2014
domenica 21 dicembre 2014
Addome, respiro, corpo? Mahasi oppure Ba Khin?
La scelta tra i differenti oggetti dell'attenzione in meditazione vipassana, quelli che generalmente
vengono definiti come ‘oggetti primari’ e che vengono assegnati ai meditanti
quando compiono i loro primi passi sul sentiero, ha una sua rilevanza durante i
ritiri intensivi. Una buona gestione degli oggetti può fare la differenza nei
progressi che lo yogi può compiere
nello sviluppo di presenza mentale e concentrazione, due stati mentali, due
facoltà, di cruciale importanza in meditazione vipassana.
Spesso i praticanti si sentono confusi al riguardo; passano da un oggetto
all’altro senza riuscire ad approfondire le esperienze su nessuno di essi.
Oppure si fissano su un oggetto senza una strategia particolare, mentre ogni
oggetto ha sue caratteristiche ed utilità.
Possiamo scegliere di seguire il
respiro alla base del naso quando riteniamo sia più opportuno orientare la
pratica verso lo sviluppo della concentrazione, oppure possiamo dirigere l’attenzione
verso le sensazioni nel corpo, in particolar modo alla sua base, se desideriamo
costruire un buon radicamento nella consapevolezza delle sensazioni. Se decidiamo di stare sul
salire e scendere dell’addome avremo una situazione di sviluppo equilibrato tra
consapevolezza e concentrazione. In tutti i casi saranno sempre i processi
corpo/mente ad essere il campo dell’esperienza nel focus della nostra
attenzione; ‘rupa/la materialità’ con
l’incessante mutare delle configurazioni dei 4 elementi e ‘citta/il conoscere’.
venerdì 12 dicembre 2014
La panchina dei diecimila pensieri - Chair of a ten thousand thoughts
..è stata scritta da Bhante Sujiva in Tasmania nel 1998 , 'la panchina dei diecimila pensieri' è una delle mie preferite.
Ne ho fatto anche una personale traduzione in italiano che potete trovare in coda
'On a sloping lawn, underneath tall trees
Sat a chair with ten thousand thoughts
Thoughts left by many who sat on it.
Thoughts speaking to themselves,
Thoughts speaking to others,
Thoughts speaking to a dumb sky that gives no answers,
Late one evening in the cold biting air,
I saw someone sat on it.
Ne ho fatto anche una personale traduzione in italiano che potete trovare in coda
'On a sloping lawn, underneath tall trees
Sat a chair with ten thousand thoughts
Thoughts left by many who sat on it.
Thoughts speaking to themselves,
Thoughts speaking to others,
Thoughts speaking to a dumb sky that gives no answers,
Late one evening in the cold biting air,
I saw someone sat on it.
sabato 6 dicembre 2014
martedì 2 dicembre 2014
Satipatthana vipassana e neuroni specchio, interessanti analogie.
Nel satipatthana sutta le istruzioni del 'refrain', dove sono elencate le istruzioni che lo yogi deve applicare nello svolgimento della pratica verso ognuno dei 4 fondamenti di sati(consapevolezza), la prima di queste istruzioni è quella della contemplazione internamente e esternamente...
…”Così egli si dedica alla contemplazione del corpo nel corpo internamente,
alla contemplazione del corpo nel corpo esternamente, o contemplando il corpo
nel corpo internamente ed esternamente. Egli contempla il sorgere dei fenomeni
nel corpo, oppure contemplando il dissolversi dei fenomeni nel corpo, oppure
contemplando il sorgere ed il dissolversi dei fenomeni nel corpo. La sua
presenza mentale è stabilizzata nel conoscere: "esiste un corpo",
nella misura necessaria per la consapevolezza e la conoscenza, e vive
distaccato, senza aggrapparsi a nulla in questo mondo. Così pure, o monaci, un
monaco vive nella contemplazione del corpo nel corpo….”
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