Nella nostra vita di tutti i giorni, quando la presenza mentale e
l’attenzione vengono dirette verso un qualsiasi fenomeno fisico e
mentale, sia esso interno od esterno, di solito non vengono mantenute
abbastanza a lungo da soddisfare il proposito di una attenta e fattuale
osservazione.
Generalmente, nella modalità ordinaria del nostro
flusso di coscienza, ciò che immediatamente segue i primi momenti di
cognizione sono sensazioni primitive, rudimentali reazioni emotive,
pensieri poco discriminanti, riflessioni o propositi di azioni. Se qualcuno, la cui mente non sia armonizzata e controllata grazie all’addestramento meditativo, si occupasse di dare uno sguardo un poco più curioso, investigativo e ravvicinato del solito ai propri pensieri ed attività di ogni giorno si troverebbe ad osservare uno spettacolo piuttosto sconcertante. Fuori da quei pochi canali principali di pensieri e attività intenzionali incontrerebbe una massa intrecciata di percezioni, pensieri, sensazioni, emozioni. Questi fenomeni mentali, se lasciati a sé stessi, privi di cognizione appropriata, originano fenomeni e movimenti del corpo riflessi che mostrano una situazione di disordine e casualità che certamente nessuno gradirebbe avere nel suo salotto.