lunedì 2 luglio 2018

Insegnamenti sull’Originazione Dipendente Ven. Mahāsī Sayādaw - Originazione 3


Questo è il terzo della serie di post dedicati ad uno degli insegnamenti centrali del buddhismo ovvero l'Originazione condizionata o originazione inter-dipendente. La risorsa da cui prendo i materiali sono delle trascrizioni che poi sono state tradotte ed editate in un libro intitolato 'Un discorso sull'originazione dipendente'. Le registrazioni sono state trascritte in modo meticoloso, quindi tradotte in inglese da U Aye Maung. Le ultime modifiche ed integrazioni sono da attribuire a Bhikkhu Pesala nel 2011. Nel blog suddivido il contenuto del libro in una serie di post più brevi e taglio o modifico alcune parti per facilitarne la lettura, l'integrazione e la pubblicazione web. Tutti i post dedicati a questi insegnamenti potranno facilmente essere ritrovati nel Menu laterale 'Tracce'. La traduzione in italiano non è mia e non ne conosco l'autore .



Originazione 3

1.1              Cos’è l’ignoranza?

Secondo il Buddha, avijjā è l'ignoranza sulla vera natura della realtà e in particolar delle Quattro Nobili Verità: le verità riguardo
  • la natura della sofferenza,
  • la sua causa,
  • la sua cessazione 
  • la via per la sua cessazione. 
 In un senso positivo avijjā implica l'affidarsi un’idea errata o un’illusione sulla realtà.

Essa ci fa scambiare ciò che è falso e illusorio come vero e reale. Ci conduce fuori strada, e quindi avijjā è talvolta chiamata ignoranza riguardo alla via da praticare. In questo senso è diversa dalla comune ignoranza. Se non si conosce il nome di un uomo o di un luogo, non significa necessariamente che si è ignoranti, mentre ignorare l’Originazione Dipendente è molto di più che il mero non sapere. Avijjā è più l’illusione di una persona che ha perso il senso della direzione e quindi pensa che l’est sia l’ovest o che il nord sia il sud. La persona che non capisce la verità della sofferenza ha una visione ottimistica della vita, sebbene la vita sia piena di dolore e rimpianto.
(Il termine dukkha definisce tutto ciò che è difficile da sopportare. Nella maggior parte dei casi viene tradotto come insoddisfazione. n.d.t.)

È un errore cercare la verità sulla natura della sofferenza nei libri poiché essa può essere trovata nel proprio corpo e nella propria mente.