martedì 25 aprile 2017

Quando il Drago della vipassana entra in scena...

Dal libro di Bhante Sujiva: 'Footpaths through the wild mists of Mount Illusion' traduco liberamente un breve passaggio in cui, con il suo linguaggio 'story telling' tra il mitologico e l'onirico, ci racconta del sorgere di quel livello dell'Insight che consente il cambiamento di 'lignaggio', il passaggio all'altra sponda.

Ci racconta di un Drago molto speciale, forse un Naga, un essere da un altro piano di esistenza che appare all'improvviso per consentirci di compiere qualcosa che cambia per sempre quel che rimane da vivere, il salto evolutivo finale.

In effetti 'quel' passaggio è un passaggio di trascendenza e l'immagine del Drago, con le sue grandi ali su cui volare via, quel getto di fuoco purificatore con il quale bruciare tutti i residui di attaccamento, difetti mentali e sottili identificazioni è una immagine calzante se pensiamo al cambiamento radicale destinato ad aver luogo nel continuum della coscienza.

L'immagine del post qui a fianco rappresenta Virupakkha Re Guardiano delle regioni dell'Ovest che governa i Nagas. In una mano tiene in equilibrio il Mondo, mentre nell'altra governa e tiene a bada la potenza del Naga, il Drago!

Traduzione del brano (Attenzione però: si tratta di una traduzione libera e personale, intendendo proprio che lo traduco a modo mio, sotto la mia  traduzione troverete il brano originale in inglese).

.....il Drago in vipassana, quando arriva, è invisibile e senza alcuna forma, non ha segni di riconoscimento (animitta). Si tratta di una creatura che appare e si manifesta oltre le normali apparenze, puro, non contaminato dalle cose del mondo. Ma grazie a lui superiamo ogni illusione e ostacolo!

Giunge un momento, quando l'Insight è maturo, in cui la Coscienza compie un salto, un cambiamento potente abbastanza da proiettarci lontano dalle formazioni mentali e materiali: chiaro, nitido, acuto a tal punto da consentirci di squarciare il velo delle illusioni e intercettare e percepire la natura dell'Incondizionato.

Quello è il punto in cui conosciamo la connessione con "l'altra sponda", e una volta conosciuta, la connessione non si perderà mai più.
Qui il lo schermo dell'illusione va in frantumi, il velo dell'illusione si dilegua! I soldati e gli uomini del Re, non importa quanti, non riusciranno a riprenderci, a riportarci indietro e ridurci nuovamente a stupidi, indulgenti e negligenti "pupazzi barcollanti"..

Tale è la meraviglia e la prodigiosa portata di questo Insight Trascendente. La Visione poi, sarà sempre dentro, fino al suo completamento definitivo. Non si torna più indietro e questo è tutto.

D'altro canto chi desidererebbe tornare alla sofferenza vita dopo vita?
Alcuni potrebbero pensarla in questa maniera per Compassione. Ma sarebbe possibile? Sembra sia possibile ritardare il processo di evoluzione degli stadi, ma non a lungo.
Alcuni sono cosi colmi di Compassione da non rinunciare alla possibilità di non lasciare indietro alcun essere vivente. A ognuno la sua scelta!

Versione originale del brano:

The Vipassana Dragon is not only invisible and formless. It is also signless (animmitta). It is a creature of the beyond and so untouched by worldly defilements and notions. Yet it finally overcomes everything!

There will come a moment, when the insight matures, to bring about a turn in the Consciousness, powerful enough to rocket away from the formations; sharp and transcendental enough to perceive the nature of the unconditioned.

That is where the link with the ‘other side’ is made, and once known cannot be erased. That is when delusion’s shell is cracked and the king’s soldiers and men no matter how many, cannot put it back again a stupid, indulgent and negligent ‘HUMPTY DUMPTY’.

Such is the wonder of transcendental insight. Once seen, it will always be within until it completely takes over. There is no turning back and that is just as well!

Would you want to return to suffering? Some would think so for the sake of compassion. But, would that be possible? It seems it is possible to delay it, but not for too long. Some are so compassionate that they would not risk the chance of leaving out any poor beings. To each its own!

From Bhante Sujiva book: Footpaths through the wild mists of Mount Illusion

Copyright 2015 Sujiva

Nota. Il libro è disponibile solo nell'edizione inglese ed è in libera distribuzione in italia presso L'associazione Pian dei Ciliegi

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