giovedì 11 giugno 2015

Aganna sutta 2. La conoscenza delle origini...'non vi erano nè la luna nè il sole, nessuna costellazione, nemmeno una stella..'

continua dal post precedente Aganna sutta 1 

.....Vasettha, ci sono queste 4 caste: i Katthiyas, i Brahmini, i mercanti e gli artigiani; ora, ci sono occasioni in cui un Katthiya uccide, ruba, adotta comportamenti sessuali scorretti, calunnia, mente, è avido, malizioso e ha convinzioni sbagliate. Poichè questi comportamenti sono sbagliati, oscuri, con risultati oscuri, devono essere evitati in quanto non degni di nobiltà d'animo e condannati dai saggi.
Questo Vasettha, vale anche per i Brahmini, i mercanti e gli artigiani.

Ci sono occasioni in cui un Katthiya si astiene da tutti questi comportamenti scorretti e non degni di nobiltà d'animo, le sue azioni sono chiare e luminose e portano risultati chiari e luminosi che sono lodati dai saggi. E questo Vasettha vale anche per i Brahmini, i mercanti e gli artigiani.

Ora, siccome sia le qualità oscure condannate dai saggi, che quelle luminose e lodate dai saggi sono diffuse indiscriminatamente tra le quattro caste, il saggio non riconosce la pretesa dei Brahmini di essere la casta più alta tra le altre.

Perchè questo o Vasettha? Perchè chiunque appartiene ad una di queste quattro caste può ottenere la liberazione dagli inquinanti mentali, fare ciò che va fatto, lasciare il fardello, raggiungere la meta più alta, distruggere la catena del divenire ed emanciparsi con la suprema conoscenza. Egli solamente può essere proclamato superiore in virtù della verità.

Il Dhamma è la cosa migliore per le persone
In questa vita e nelle prossime.

Segue un esempio che illustra come il Re Pasenadi di Kosala si dichiari inferiore sotto vari aspetti all'asceta Gotama per illustrare a Vasettha come anche un Re porti rispetto agli ascetici dell'ordine, indipendentemente dalla casta di provenienza(giova qui ricordare come anche il Re Greco Milinda si rivolgesse con rispetto all'asceta a cui rivolgeva le sue domande)....

...O Vasettha tutti voi, di differenti nascite, nomi, famiglie e clan che avete lasciato le vostre famiglie per la vita ascetica, quando qualcuno vi chiede: ' chi siete?', dovreste rispondere: ' noi siamo asceti, seguaci di Gotama dei Sakia, il Buddha.
Colui la cui fede nel Tathagata (colui che è andato oltre) è ferma, solida e irremovibile davanti a ogni critica dei Brahmini, imperturbabile davanti ad ogni tentazione che giunga da un Deva o da Mara, può dire in tutta verità: 'sono il figlio del Beato, nato dalla sua bocca, creato nella verità e nel Dhamma, erede del Dhamma.'

Poi il Buddha inizia una lunga esposizione delle origini del mondo, proseguendo con una simbolica, originale e assai particolareggiata descrizione della evoluzione della razza umana

O Vasettha, devi sapere che, prima o poi, viene un tempo in cui  questo mondo si contrae e collassa. Nel momento del collasso la maggioranza degli esseri rinasce nel reame degli Abhassara Brahma. In quei reami Vasettha, gli esseri dimorano in uno stato puramente mentale, nutrendosi di gioia e irradiando luce, muovendosi nell'aria, nella gloria, li quegli esseri sopravvivono per un tempo molto lungo. (si tratta di un piano di esistenza in cui vivono deva radianti dai cui corpi immateriali sono emessi raggi di luce. Appartiene però ai piani materiali di esistenza ed è in relazione con gli stati di coscienza del secondo jhāna. I deva che vi abitano vivono in uno stato di gioia e radianza per un lunghissimo tempo).

Ma prima o poi, dopo un altro periodo di tempo molto lungo, questo mondo inizia ad espandersi di nuovo. Nel tempo dell'espansione, gli esseri, nel momento in cui muoiono, rinascono in questo mondo. E in questo mondo dimorano in uno stato puramente mentale, nutrendosi di gioia, irradiando luce, muovendosi nell'aria, nella gloria, cosi quegli esseri sopravvivono per un tempo molto lungo.

Dopo l'espansione o Vasettha c'era solo una massa d'acqua e tutto era oscurità, una oscurità in cui non si vedeva nulla. Non vi erano nè la luna nè il sole, nessuna costellazione, nemmeno una stella, non si poteva distinguere la notte dal giorno, nè mesi nè settimane, non vi erano anni e nemmeno stagioni, non vi era il maschile e nemmeno il femminile e gli esseri si riconoscevano semplicemente come esseri...

segue...

Fonte: The long Discourses of the Buddha - Digha Nikaya. Traduzione dal Pali di  Maurice Walshe - Wisdom Publication, discorso n.27
Per la traduzione in italiano ho utilizzato come traccia generale la traduzione presente in canonepali.net, a cui ho apportato delle modifiche. 

2 commenti:

  1. Coincidenza suggestiva: proprio ieri a Superquark facevano notare come per i primi circa 380.000 anni l'universo, benché già espanso, non contenesse ancora radiazione luminosa: la luce era intrappolata nella massa calda di energia-materia. (Maggiori info qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Radiazione_cosmica_di_fondo#Caratteristiche)

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  2. ciao robermann,

    ma sai che ieri sera guardavo anch'io quella trasmissione e sono rimasto sorpreso dalla coincidenza, resto sempre sorpreso dalla attualità che emerge dal canone buddhista, mentre altre cosmogonie saltano per aria, la scienza sperimentale moderna rivela sempre dei punti di contatto con molti assunti presenti nella cosmogonia buddhista. I linguaggi sono forse diversi, ma le coincidenza molte. Il sutta che sto postando tradotto qui contiene molti spunti di questo genere, sopratutto a livello sociale
    ciao e grazie

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