sabato 26 ottobre 2013

Quei momenti...

Quei momenti senza pensiero
in cui la nebbia si disperde e
mostra infine la sua essenza,
allora l'altro mondo si riempie di movimento,
nuovi dettagli mostrano nuove percezioni,
nitide, profonde.

Quei momenti senza pensiero
in cui le direzioni mutano,
le separazioni cessano,
le isole si sciolgono nel mare.


Quei momenti senza pensiero in cui
il centro statico non offre resistenza e
si scioglie,  nella corrente, nei suoi flussi
e rimane solo l'abbandono, il segno del cessare.

Quei momenti senza pensiero
in cui l'appoggiarsi leggero
come una vite senza fine
conduce all'orizzonte degli eventi,
puntiforme portale in una pianura sconfinata
senza tempo, senza nome.

Quei momenti senza pensiero dove le direzioni dell'esperienza
hanno una valenza chiara, cristallina.
Qual dono precipitare in pace
nell'abisso senza nome.

Quei momenti in cui ritorna l'aggrapparsi,
lo stridente riapparire,
graffio di dolore lontano,
bruciante segno,
ferita. Eccola di nuovo,
ancora,
nel divenire implacabile,
mai stanca,
da un tempo senza inizio.
Sorge ancora la coscienza.





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